MEDICINA BIOLOGICA
La medicina biologica é una impostazione della medicina che mette in primo piano l’uomo inserito nel suo ambiente globale e stimola l’autoguarigione ricercando l’equilibrio tra i vari sistemi e personalizzando la terapia.
La medicina biologica é una impostazione della medicina che mette in primo piano l’uomo inserito nel suo ambiente globale e stimola l’autoguarigione ricercando l’equilibrio tra i vari sistemi e personalizzando la terapia.
In questa sezione tratteró dei temi specifici della ginecologia applicando un approccio nuovo: quello della medicina biologica.
Una buona alimentazione contribuisce a diminuire le possibiliá di ammalarsi. In questa sezione evidenzieró gli errori piú comuni legati al cibo e spiegheró i principi per una alimentazione sana.
Questa tecnica é una perfetta integrazione tra conoscenze nuove e antiche di medicina energetica; infatti sposa la kinesiologia e l’agopuntura.
Questa terapia ha la capacitá di riequilibrare le risposte cellulari di tutti gli organi, per ottenere una nuova armonizzazione dei 3 sistemi (immunitario, endocrino, nervoso).
Una pagina dove il Dott. Semeraro risponde a domande e curiositá.
Perché l’ALTRAGINECOLOGIA
La ginecologia è una specialità completa medico-chirurgica; il capitolo medico è formata da paragrafi che correlano l’apparato Genitale con quello Endocrino, Gastroenterico, Urologico e perfino ORL. La relazione tra questi apparati non è solo anatomica o meramente funzionale, ma profondamente fisiopatologica (tiroide-ovaio, vagina-intestino, ecc. …).
Il quadro si complica se chiamiamo in causa il “gemellaggio” con l’ostetricia con tutte le implicazione psico-emozionali e i vissuti a essa associati (PNEI).
Da qui la necessità di una visione olistica che cerchi le alterazioni di queste relazioni all’interno di un sistema complesso-aperto e che permetta di integrare le varie terapie che la “MEDICINA TUTTA” ci mette a disposizione.
Ecco … l’ALTRAGINECOLOGIA.
La medicina biologica é una nuova impostazione metodologica della medicina che mette in primo piano il paziente, considerandolo un sistema aperto in rapporto con l’ambiente e gli altri uomini, e solo in un secondo momento studieró la malattia, cercando di ottenere la guarigione ripristinando l’omeostasi, favorendo la capacitá di autoguarigione.