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Settembre 14, 2018

La menopausa: la memoria vacilla

La menopausa è un quadro il sindromico variegato e individuale, molte donne notano un sintomo che le disturba e le spaventa: la perdita di concentrazione e di memoria. Nella stragrande maggioranza queste situazioni rimangono stabili e solo dopo molti anni quando andrà in crisi sistema nervoso centrale, alcune pazienti, potranno avere un peggioramento significativo.

D’altra parte la crisi del sistema endocrino al momento della menopausa si inserisce in un organismo che gi√† sta facendo fronte al declino del sistema immunitario inziato intorno ai 30-35 anni, quindi i nuovi equilibri richiedono “sacrifici” anche al sistema nervoso centrale.

La donna, da parte sua, oltre a veri e propri interventi terapeutici che la medicina biologica le mette a disposizione (SAT Terapia, Omotossicologia, Omeopatia), potrà divenire soggetto della terapia facendosi parte diligente e modificando alcuni stili di vita.

Al centro di questi cambiamenti dobbiamo mettere l’alimentazione. Innanzitutto, mangiare di meno: abbattere del 30% le calorie dopo i sessant’anni induce la produzione di fattori di protezione naturali del cervello. Limitare il danno ossidativo dei radicali scegliendo alimenti che abbia un alto potere antiossidante (ORAC). Attenzione alla quantità e qualità dei carboidrati introdotti nella dieta: scegliere quelli a basso indice glicemico tenendo sotto controllo anche la quantità infatti oltre alla prevenzione della sindrome metabolica, dovremmo ricordarci di contrastare il meccanismo della glicazione che produce molecole che inducono infiammazione e facilitano tutte le malattie degenerative.

Andando sullo specifico nel versante della memoria, molti sono gli alimenti che ci possono aiutare. In uno studio canadese 50 gr di patate e 50 g di orzo al giorno hanno dato risultati immediati e stabili nel migliorare la memoria; il loro contenuto di vitamine A, C, PP (patata) e di vitamine del gruppo B ne sono ritenuti i responsabili. Broccoli, cavolfiori, lattuga e spinaci si sono dimostrati efficaci nel migliorare tutte le prove per la valutazione cognitiva, e inoltre aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo, la glicemia e la pressione arteriosa. Frutta e verdura fresca sono un toccasana per il cervello e la memoria; questa loro capacità è riposta nella azione antiossidante e disintossicante verso alcune sostanza.

Quindi l’alimentazione ideale è composta da: basso contenuto di grassi saturi (carni rosse grasse, formaggi, prodotti di origine animale); basso contenuto di colesterolo; ricca di: grassi saturi (noci pesci grassi oli vegetali chiusa parentesi, fibre, minerali; vitamine (soprattutto acido folico, beta carotene, vitamina C), antiossidanti (bioflavonoidi, poi fenoli, antocianine).

E … buon appetito!